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Il Curie deraglia completamente in un pomeriggio thriller: le pagelle di Marie Curie - Cardano

(A cura di Marcello Brescia)

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Nell'abbozzare un pronostico sull'esito di questo quarto di finale, ci eravamo trovati più in difficoltà del previsto: del resto, non eravamo per nulla abituati a vedere il Cardano arrivare ad un big match da sfavorito, ma il percorso ed il valore del Marie Curie parlavano da sè, imponendo un occhio di riguardo nei loro confronti.
A complicare le cose ai biancoblù ci si mettevano però i problemi fisici occorsi alle loro 2 principali stelle offensive, Sagulo (in panchina a causa della pubalgia) e Braga; quest'ultimo, dopo essere sceso in campo in condizioni precarie, è costretto a dare forfait dopo pochi minuti, facendo apparire una prima nube nella partita del Marie Curie.
Le prime avvisaglie negative tuttavia sono per il Cardano, costretto quasi subito a dover rimontare lo svantaggio causato da un gran mancino a rientrare di
Gallacci, praticamente la specialità della casa. 
I due blackout successivi del Curie, al contrario, hanno ben poco a che vedere con la solidità tecnica e mentale a cui mister
Lanzoni ci aveva abituato nelle gare precedenti; senza rendersene nemmeno conto, infatti, Di Placido e compagni si ritrovano sotto per 2-1 in maniera shock.
Il pareggio è infatti causato da un retropassaggio suicida di Seminari, che consente a
Greco di aggirare Pettinari in uscita infilando poi a porta vuota.

Ben più elaborata invece l'azione da cui scaturirà il secondo gol del Cardano: Moschella e Monaco si associano alla perfezione sulla trequarti, con quest'ultimo bravissimo a imbucare per il solito Greco, travolto da Polastri in piena area. Il rigore di Italiano è altrettanto impeccabile, ed i segnali che il Cardano possa fare il colpaccio ora ci sono tutti.La reazione del Marie Curie è furente, e da essa scaturiscono un palo colpito di testa da Grecchi su cross di Gallacci, e il pareggio di Polastri su rigore, causato da un ingenuo fallo di mano di Greco.Un quarto di finale il cui primo tempo si chiude sul 2-2 è oggettivamente una rarità assoluta, e anche l'inizio della ripresa

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promette scintille; il già citato Polastri va infatti vicinissimo a un'incredibile doppietta, colpendo il palo su punizione, complice anche l'intervento bucato da Tagliaferro.Quest'ultimo si fa decisamente perdonare qualche minuto dopo quando respinge l'assalto del neoentrato Sagulo, imbeccato dal solito preciso Bonora. I nuovi entrati inizialmente sembrano poter far pendere la bilancia dalla parte del Curie; oltre a Sagulo infatti, è entrato anche Palmas, che si presenta con un tunnel ai danni di Riunno prima di servire Bonora, il cui mancino a incrociare sfiora il palo destro della porta di Tagliaferro.Proprio quando il crollo del Cardano sembra quasi inevitabile, ecco invece l'episodio che sposta definitivamente l'inerzia della partita: Pirota, tentando di controllare un pallone insidioso nella sua area, viene beffato da un rimbalzo al veleno, colpendola con la mano. Al cospetto di Pettinari non si presenta ancora Italiano, bensì Riunno, che apre il piattone e sigla il clamoroso 3-2 per il Cardano.I neroverdi a quel punto approfittano dello sbandamento psicologico degli avversari, innescando una transizione stupenda: Lanzalaco si appoggia di tacco su Monaco, che prende tempo e serve col contagiri Greco, a cui Pettinari nega la doppietta con un intervento disperato. Purtroppo per lui, tuttavia, servirà a ben poco, poiché sugli sviluppi del successivo calcio d'angolo Monaco pesca il jolly con uno splendido sinistro all'angolino, che avvicina sempre di più il Cardano alle semifinali.La fase finale del match è dunque ampiamente già scritta, con un Marie Curie ormai sfibrato che prova ad avere un ultimo sussulto d'orgoglio, senza però produrre quasi nulla di davvero significativo (a eccezione di un salvataggio di Bronzini su mischione da corner). Per il secondo anno di fila dunque, il Cardano approda tra le 4 migliori squadre della Milano Football Cup, e probabilmente la qualificazione di quest'anno, con una rosa forte ma oggettivamente meno ricca rispetto a quella della scorsa stagione, assume un valore superiore rispetto al percorso del 2024.Eliminazione che lascia invece non poco amaro in bocca al Marie Curie, tiratosi la zappa sui piedi dopo un cammino estremamente convincente, in cui aveva convinto non pochi, tra tifosi e osservatori neutrali, di poter arrivare fino in fondo.

MARIE CURIE

Pettinari 6,5: sostanzialmente senza colpe sui 4 gol subiti (se non su quello di Monaco, ma è difficile da giudicare), riesce oltretutto a sventarne anche un paio in più.
Pirota 5,5
Gaeta 5,5
Polastri 6
: pagella difficile la sua. In campo si assume non poche responsabilità, su tutte il rigore del 2-2, ma non si può non tener conto di qualche scivolone di troppo.
Ciappina 5,5
Seminari 5
: la bella prestazione offerta contro il Manzoni sembra un lontano ricordo. Lì in mezzo appare davvero poco, e l'erroraccio sul gol di Greco ha un peso enorme, vedendo quanto abbia ridato linfa vitale al Cardano.
Bonora 6,5: anche in un pomeriggio in cui nulla gira per il verso giusto si riconferma il solito professore, che non trova però una classe disposta a seguirlo. 
Gallacci 6,5: lo splendido gol con cui apre le danze corona un avvio di partita sugli scudi, in cui Vighenzi e Co. fanno fatica a stargli dietro. Alla lunga cala, come del resto tutta la propria squadra.
Nocera 5,5
Di Placido 5,5
Braga s.v.

(Subentrati: Grecchi 5,5
Sagulo 6
Palmas 5,5
Mera s.v.
Sanna s.v.
Rossi s.v.
)
 

CARDANO

Tagliaferro 6
Madera 6,5
Rubin 6,5
Italiano 7
: uno dei pochi elementi di continuità con l'Armata Cardano dello scorso anno, in partite di questo calibro emergono tutta la sua esperienza e la sua tranquillità, doti che ogni capitano dovrebbe avere.
Vighenzi 6
Riunno 7
: altro simbolo di questa squadra, è come se disputasse ogni volta 3 o 4 partite diverse all'interno dello stesso match per quanto è completo. Non gli tremano le gambe quando c'è da presentarsi sul dischetto per il 3-2.
Monaco 7,5: in molti, compreso il sottoscritto, si erano stupiti nel vederlo schierato davanti alla difesa, ruolo decisamente agli antipodi rispetto a quello di ala sinistra a cui ci aveva abituato. Ebbene, anche a centrocampo gioca una partita semplicemente magistrale, in cui il gran gol con cui chiude i giochi, paradossalmente, è soltanto la ciliegina sulla torta.
Moschella 6
Lanzalaco 6,5
: quando è ispirato è capace davvero di grandi cose, e alla qualità che tutti gli riconoscono aggiunge anche un'intensità notevole, senza staccare mai la spina.
Bronzini 6
Greco 6,5
: monopolizza gli highlights del primo tempo, in cui realizza il gol dell'1-1, si procura il rigore del 2-1, e al tempo stesso causa un altro penalty, quello del 2-2. Un peccato veniale che ci sentiamo di perdonargli, specie vedendo la sua importanza per le sorti del Cardano.

(Subentrati: Del Torto 6
Pitalieri 6
Bianchi s.v.
Mauri s.v.
)

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