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La grinta manzoniana non basta: le pagelle di Marie Curie - Manzoni

(A cura di Marcello Brescia)

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Uscito dal girone della morte senza nemmeno un graffio, il Marie Curie era atteso da un altro grande test, contro un gruppo quadrato e tignoso come quello del Manzoni. A sua volta, d'altro canto, la squadra di Via Orazio avrebbe dovuto inevitabilmente alzare il livello rispetto a quanto offerto nelle partite precedenti, visto il calibro degli avversari. Tra di essi, uno in particolare rappresentava un particolare spauracchio; a confermare le attenzioni "particolari" nei confronti di Julian Braga ci hanno pensato i difensori del Manzoni, costretti fin da subito alle maniere forti per limitare il numero 9 in maglia blu. Le stesse maniere forti le usa Bianco per frenare una percussione di Seminari sul finire del primo tempo; il problema è che lo fa in piena area di rigore, e dal dischetto Braga non perdona. Al Manzoni però non mancano i mezzi per azzannare anche nei momenti di

maggior difficoltà, e pareggia i conti poco dopo in maniera totalmente analoga: Gallizia fa sparire il pallone nei pressi della linea di fondo, Pirota abbocca e lo tira giù. A incaricarsi della trasformazione è ovviamente capitan Aimerito, freddo a sufficienza per mandare al riposo sul pareggio le due squadre. Il Marie Curie tuttavia si presenta al rientro in campo con degli accorgimenti tattici che si riveleranno decisivi per spostare l'inerzia della partita: in difesa, l'uso di linea a 4 anziché dei consueti 3 uomini, limita ulteriormente le ripartenze manzoniane. Inoltre, sulla fasce Di Placido e Gallacci si scambiano di

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posizione, andando a giocare a piede invertito dopo un primo tempo disputato da ali classiche. Il primo a beneficiarne è proprio lo stesso Di Placido, su una situazione di gioco che già in precedenza aveva messo in difficoltà la retroguardia del Manzoni: su una rimessa laterale da sinistra, Nocera fa da perno centrale, ed il piattone del capitano del Marie Curie non lascia scampo a Carbone. Il rinnovato vantaggio versa ulteriore benzina nel serbatoio della squadra allenata da Daniele Lanzoni, che arrotonda ulteriormente il punteggio con il suo altro esterno, il sopracitato Gallacci, fulmineo nell'avventarsi su un rimpallo in area di rigore e a caricare il mancino per il 3-1. A livello puramente statistico il match si chiude qua, ma solo e unicamente grazie a un Carbone in grande spolvero, bravo a evitare il cappotto con parate di altissimo livello. Esame superato a pieni voti dunque per il Marie Curie, che prosegue la propria avanzata a passi minacciosi, con buona pace di un Manzoni volenteroso ma di livello semplicemente inferiore rispetto ai ragazzi di Quarto Cagnino.

MARIE CURIE

Pettinari 6,5
Pirota 5,5
Polastri 6,5
: convincente dal primo all'ultimo minuto, a suo agio sia nella difesa a 3 del primo tempo che in quella a 4 della ripresa.
Ciappina 6,5
Di Placido 7,5
: poi quando ha tempo ci spiegherà come sia possibile correre così tanto (e così bene) per più di un'ora ad una temperatura simile senza perdere qualità nelle scelte. Le statistiche si limiteranno al gol realizzato, ma non riporteranno il suo contributo più prezioso, ossia la grandissima mano data in copertura.
Palmas 5,5
Bonora 6,5
Seminari 6,5
: a dispetto delle previsioni, a incaricarsi della prima costruzione spesso è lui e non Bonora, e dire che sul campo non si vedono grosse differenze è probabilmente il complimento migliore che gli si possa fare. Molto scaltro anche nel procurarsi il rigore dell'1-0.
Gallacci 7: magari giocando a sinistra riesce a puntare l'uomo con maggior facilità, ma sulla fascia opposta può rientrare sul piede forte, e i frutti di questa mossa si vedono tutti in occasione del 3-1.
Nocera 6,5
Braga 7
: quando si mette in moto sembra quasi lasciare i segni delle sgommate sul terreno di gioco, ed è normale che i compagni lo cerchino ripetutamente per sfiancare i centrali avversari. Il suo lavoro è talmente cruciale nel match che gli perdoniamo la poca lucidità a tu per tu con Carbone nel secondo tempo, dopo averlo trafitto su rigore in precedenza.

(Subentrati: Gaeta 6,5
Sanna 6
Zaban 6
Grecchi 6
)
 

MANZONI

Carbone 7,5: il percorso del Manzoni non meritava di terminare subendo una goleada, e a limitare i danni ci pensa soprattutto lui. Nel primo tempo sbatte la porta in faccia a Di Placido, ma è nella ripresa che è costretto a rimboccarsi le maniche: ipnotizza Braga in un 1vs1 duro e puro, e in occasione di un calcio d'angolo sfodera un doppio riflesso da urlo su Grecchi e Polastri. 
Scarantino 6: in una difesa a tratti un po' balbettante forse riesce a fare la figura migliore, non facendosi mai sopraffare del tutto dal diretto avversario e sganciandosi anche in attacco di tanto in tanto.
Cavicchioli 5,5
Apuzzo 5,5
Bianco 5,5
Ponticelli 5,5
Aimerito 6,5
: in certe partite, oltre ai piedi, servono anche "los huevos", e il capitano del Manzoni ha sempre dimostrato di averne a sufficienza. Oltre al rigore trasformato è quello a offrire la resistenza più strenua al centrocampo avversario.
Malliani 5
Gallizia 6
: la sua rapidità si sarebbe potuta rivelare un fattore chiave della gara, ma non riceve abbastanza palloni per potersi accendere. Ha però il grosso merito di conquistarsi il rigore del pareggio con una sterzata bruciante.
Cacciari 5,5
Persico 5,5

(Subentrati: Petracca 6,5: pur entrando in un momento decisamente complicato per il Manzoni, mentalmente sembra non risentirne, provando a tenere unito un reparto difensivo destinato inevitabilmente a sgretolarsi.
Pasquale 6
Foroni 5,5
Melchionda 6
)

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