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Il Cattaneo torna ad infestare i sogni dell'Einstein: le pagelle di Catteno - Einstein

(A cura di Marcello Brescia)

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Era il 6 maggio 2024 il giorno in cui le parate di Lembo e la traversa di Ferrari condannarono l'Einstein a una resa amarissima, ai calci di rigore. Poco più di un anno dopo, l'avversario è lo stesso, il Cattaneo, ma la posta in palio è ancora più alta, trattandosi dei quarti di finale e non degli ottavi. Il confronto tra il duo Savatteri-Costante e l'inscalfibile linea arretrata guidata da Castellani è un ulteriore motivo di interesse per una partita che, per più di una persona, potrebbe valere addirittura una finale vera e propria, visto il valore delle due squadre.
Di finali belle però, com'è ben noto, solitamente se ne vedono poche, ed entrambe le squadre non sembrano intenzionate a prendersi molti rischi, pur senza farsi mancar nulla in termini di aggressività.
A offrire spunti degni di nota ci pensa
Savatteri, bravo a ricamare di tacco per ben due volte nella stessa azione, che si concluderà però con un nulla di fatto dopo aver raggiunto l'area di rigore del Cattaneo.
Sul fronte opposto invece, ci pensa
Maderna a sbrogliare una situazione invidiosa sviluppatasi su palla inattiva.
Il primo vero allarme rosso però lo fa suonare l'Einstein; arrivato sulla trequarti,
Minniti apre il goniometro e fa partire uno spiovente perfetto per il taglio di Scarpa, che di testa colpisce la traversa.

Prima del duplice fischio infine, c'è ancora spazio per un'altra occasione, confezionata da Savatteri e mal rifinita da Costante, che trovatosi un varco in area non riesce ad angolare la conclusione, respinta da Perego.L'andamento dei primi minuti della ripresa fa invece intuire che la musica è decisamente cambiata: il Cattaneo a tratti sembra in superiorità numerica, vedendo la facilità con cui vince i duelli ed arriva sulle seconde palle, obbligando gli avversari a ritrarsi a testuggine.Ai difensori dell'Einstein tuttavia non manca la sicurezza per affrontare la situazione; ne ha forse fin troppa Barboni nel gestire un cross di Deledda nell'area piccola, su cui per poco non piomba

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Fadoudi, in perenne agguato da quelle parti.Anche Tucci, subentrato all'intervallo per Moroni, deve darsi da fare eccome sulla punizione mancina di D'Errico prima, e sul destro di Fadoudi (ben trovato da Briani) poi.Sprecate anche queste occasioni, e con il gioco che si fa via via sempre più spezzettato, lo 0-0 con i rigori finali sembra ormai la conclusione più logica, in un perfetto remake di quanto successo l'anno scorso. Beh, di fatto andrà a finire allo stesso modo, ma in maniera ancora più tragica per l'Einstein: col fischio finale ormai a un passo, il Cattaneo trova infatti l'allungo decisivo con lo schema più antico del mondo, ossia "PallaLungaSpizzataInserimento". Gli attori protagonisti in questo caso sono Perego, Castellani, e D'Errico, bravissimo a buttarsi dentro col tempo giusto e a piazzarla all'angolino col proprio piede debole.Il Cattaneo si riconferma dunque bestia nera di una squadra di alto livello come l'Einstein, anch'esso infrantosi sull'inossidabile fase difensiva della squadra di Baronchelli, tuttora a quota Z-E-R-O gol subiti dopo ben 5 partite. Segnali inequivocabili da parte di un gruppo dichiaratamente in missione per arrivare sul tetto di Milano, la sera del 28 maggio.

CATTANEO

Perego 6,5
Seferi 6,5:
soldato silenzioso di mister Baronchelli, il modo in cui sta in campo rende perfettamente l'idea di come il Cattaneo approcci le partite. Anche lui nel secondo tempo cresce di tenore.
Castellani 7,5: i discorsi sull'aura hanno francamente stufato, ma nel suo caso sembrano effettivamente azzeccati. L'imperforabilità difensiva del Cattaneo è legata a doppio filo alla sua presenza, capace di rendersi decisivo anche nell'area di rigore avversaria.
Olivieri 6
Molinari 6
Nappi 7
: innesto di livello il suo, davanti alla difesa gioca con grande naturalezza, dimostrando di essere un tassello di grande qualità incastratosi alla perfezione nel puzzle bianconero. 
Deledda 6,5: anche quando non è al 100% della condizione fisica, il "suo" 100% ce lo mette lo stesso. Con l'arrivo di Nappi ora agisce da mezzala pura, andando talvolta a occupare la casella di trequartista ibrido, il tutto con grande naturalezza.
D'Errico 7,5: se nel secondo tempo la supremazia territoriale del Cattaneo si fa evidente, specie a centrocampo, è anche e soprattutto merito suo. Nonostante il caldo di metà maggio logori testa e muscoli, continua a coprire porzioni di campo enormi, e viene ricompensato dalla sorte, che gli recapita il pallone della gloria nei minuti finali.
D'Amato 5,5
Fadoudi 6
Briani 5,5

(Subentrati: Visaggi 6
Degrada 6
)

 

EINSTEIN

Moroni 6
Barboni 6,5
: giocare con disinvoltura pur avendo un'intera tifoseria a te ostile non è roba da tutti. Esibisce la sua grande duttilità, giocando da braccetto destro nella prima frazione traslocando poi sul lato opposto nel secondo tempo.
Maderna 6,5
Del Miglio 6,5
: forse risulta meno appariscente rispetto ai suoi compagni di trincea, ma il suo contributo non va assolutamente sottovalutato. Ogni volta infatti, concede davvero poco.
Pecoraro 5,5
Ferrari 5,5
Minniti 6,5
: pur essendo un giocatore molto aggraziato, all'occorrenza sa anche come ci si sporcano le mani, requisito fondamentale per chi gioca nel suo ruolo. Nel corso delle partite è diventato il perno centrale della propria squadra con grande autorevolezza.
Scarpa 5,5
Saporito 5,5
Savatteri 6,5
: agendo di fatto da regista offensivo, non c'è pericolo creato dall'Einstein che non passi dai suoi piedi, con cui addomestica con naturalezza una serie allucinante di campanili. Risente anche lui del calo dei suoi nel secondo tempo.
Costante 5,5

(Subentrati: Tucci 6,5: nel primo tempo Moroni non viene chiamato particolarmente in causa, e deve pensarci lui a fronteggiare il forcing del Cattaneo nella ripresa, capitolando soltanto a causa di D'Errico nel finale.
Lanaro 5,5
Dozzio 6
D'Avola s.v.
)

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