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Un Beccaria commovente vola all'Arena: le pagelle di Beccaria - Cardano

(A cura di Marcello Brescia)

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Dire che il Beccaria ha approcciato nel modo giusto il match contro il Cardano probabilmente è addirittura riduttivo. Non è certo da tutti sbloccare dopo appena un minuto una partita così delicata ed importante come una semifinale, imponendo fin da subito la propria legge.
A portare in vantaggio il Beccaria è stato
Giordano, a segno per due partite di fila, dimenticato su calcio d'angolo dalla difesa del Cardano, sottoposta alla tuonante partenza degli avversari.
La tigna dei neroverdi tuttavia la conosciamo tutti, e poco più di un minuto dopo il gol incassato, per poco Lanzalaco non pareggia i conti deviando sul secondo palo uno spiovente da corner, uscito di pochissimo.
Come dicevamo sopra però, il Beccaria sembra averne di più, vedendosi annullare il 2-0 siglato da
Torti per un fallo di mano del solito Giordano nel rocambolesco sviluppo dell'azione. 
L'alta marea viola prosegue inarrestabile, facendo venire sudori freddi ai tifosi del Cardano con Ronchi (punizione dal limite dell'area alta non di molto) e Crapanzano, impreciso nel finalizzare un contropiede guidato da Torti.

Il raddoppio del Beccaria tuttavia è nell'aria, e arriva al 22° minuto, con un pattern ormai ricorrente: Giordano si fa trovare pronto su un altro corner, e il suo tiro deviato apparecchia alla perfezione il mancino di Sassudelli, i cui gol ormai non destano neanche più scalpore.Dal canto suo, il Cardano abbozza una reazione sul finire del primo tempo con un gran destro a incrociare di Monaco, arrivato a rimorchio al limite dell'area per raccogliere una sponda di Greco. Sono solo le prove generali per la rete che accorcia le distanze, ormai in prossimità dell'intervallo: su un'uscita non impeccabile di Perna, Lanzalaco si avventa sul rimbalzo, trovando la rete grazie alla decisiva deviazione di Dalla Mora.Il calcio tuttavia vive

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anche di segnali, e il 3-1 del Beccaria, segnato praticamente un nanosecondo dopo averlo subito, è un segnale alquanto evidente su chi sia destinato a raggiungere la finalissima: su una rimessa laterale proveniente da sinistra, Torti fa da torre per l'inserimento di Sanjust, stoppato da Tagliaferro in un primo momento, ma uscito vincitore dal duello, segnando sulla ribattuta del portiere.Il secondo tempo dunque, si apre in maniera decisamente ingannevole, vedendo come si svilupperanno i 30 minuti successivi: Torti approfitta di un'indecisione di Italiano per rubargli il pallone e involarsi in area, non riuscendo a chiudere bene sul primo palo.Resosi conto di essere ancora vivo allora, il Cardano inizia a stringere con sempre maggior ferocia la gola del Beccaria, costretto ad abbassare notevolmente il baricentro per evitare qualche patema di troppo. Dopo un altro tentativo infruttuoso di Lanzalaco, questa volta di mancino, il Cardano si rifà nuovamente sotto con Riunno: il numero 7, tra i migliori dei suoi anche nel difficile primo tempo, ha il merito di arrivare per primo sul pallone spedito sulla traversa da Perna, in difficoltà su uno spiovente da sinistra.Il vento a questo punto soffia decisamente contro il Beccaria, costretto a sudare sette camicie per ipotecare il passaggio del turno: su punizione Riunno non trova la doppietta per questione di centimetri, continuando a lasciar presagire guai serissimi per la squadra allenata da Mancin.Ancor più grossa la chance avuta da Rubin su calcio d'angolo, arrivato tutto solo all'impatto col pallone, ma senza riuscire a trovare un 3-3 che sarebbe anche meritato per quanto visto nella ripresa.Anche il Beccaria però ha qualche altra cartuccia da sparare, come la traversa centrata da De Donà su punizione con un sinistro magistrale.L'ultima grande occasione del torneo del Cardano infine, non potevano che confezionarla i due principali leader tecnici di questa squadra: Italiano verticalizza alla perfezione per Riunno, infiltratosi alle spalle della difesa del Beccaria, che tenta il tutto per tutto lanciandosi in spaccata al volo senza riuscire però a tenere basso il pallone, impennatosi sopra la traversa.Il finale di gara è di fatto una sinfonia di Tommaso Ronchi, che dopo aver praticamente provato a guidare da solo le rare ripartenze del Beccaria per tutto il secondo tempo, si prende la giusta gloria personale con lo stupendo gol del 4-2: una volta borseggiato Monaco sulla mediana del Cardano, il numero 7 si imbuca tra Madera e Rubin, freddando senza pietà Tagliaferro con un gran mancino sotto la traversa. Dopo una ripresa trascorsa quasi interamente col fiato sospeso dunque, il Beccaria può finalmente lasciarsi andare ai festeggiamenti: la finale all'Arena è il legittimo premio per un percorso in continuo crescendo, a cui manca solo l'ultimo passo per essere coronato del tutto.Il Cardano invece, costretto a fermarsi in semifinale esattamente come un anno fa, abbandona la scena col rammarico di aver concesso decisamente troppo agli avversari in avvio di gara; non saremo certo noi, tuttavia, a negare gli applausi ad una squadra divenuta ormai una realtà consolidatissima della Milano Football Cup, competizione che i neroverdi hanno onorato ininterrottamente dal primo all'ultimo minuto.

BECCARIA

Perna 5,5
Giordano 6,5
: le reti dei difensori sono ormai una chiave abbastanza evidente dei successi di un Beccaria che non potrebbe mai fare a meno del proprio terzino destro, un po' in difficoltà nel corso della ripresa, ma autore in ogni caso dell'ennesima prova positiva.
Ursini 6,5
Sassudelli 7
: 3 gol in 3 partite da difensore centrale. Potrei fermarmi qui, ma tanto vale soffermarsi ancor di più su un giocatore capace di far fare un ulteriore salto di qualità alla propria squadra, come si è potuto vedere anche e soprattutto nella fase di maggior sofferenza del Beccaria. 
Baiguini 6
De Donà 6,5
: prezioso come pochi altri per come si disimpegna con olio di gomito e tanto cervello, dando ossigeno alla manovra del Beccaria. La traversa gli nega un gol da cineteca.
Crapanzano 6,5
Sanjust 7
: si esalta in una partita da giocare con la testa ed i nervi ancor prima che con i piedi, giocando benissimo sia da tappabuchi a centrocampo, sia quando viene avanzato per sopperire all'uscita di Galardi. Il gol con cui tiene a debita distanza il Cardano è forse il più pesante della partita.
Ronchi 7,5: vive quasi in simbiosi con la propria tifoseria, dalla quale va a raccogliere un meritatissimo abbraccio dopo il bellissimo gol che manda in finale il Beccaria. Neanche i crampi riescono a fermarlo, dando un'enorme dimostrazione di leadership e spirito di sacrificio.
Torti 6,5
Galardi 6,5

(Subentrati: Dalla Mora 6
Penco 6
Menci 5,5
)
 

CARDANO

Tagliaferro 6
Madera 5
Rubin 5
: neanche lui si salva, dopo un percorso molto continuo e lastricato di belle partite. Lo sgusciante attacco del Beccaria ne mette a nudo le difficoltà, e non riesce a rifarsi nemmeno su corner, sprecando una bella occasione per pareggiare.
Italiano 6,5: anche un pilastro come lui fatica a contenere il potenziale offensivo degli avversari, specie nel primo tempo. Rimane però il primo punto di riferimento nella costruzione del Cardano, e per poco non pennella l'assist del clamoroso 3-3.
Vighenzi 5,5
Riunno 7
: si incrocia spesso con Crapanzano, e i due danno fin da subito vita a un gran bel duello. Riunno suona poi la carica nel secondo tempo, in cui entra in trance agonistica e giganteggia più di tutti a centrocampo. Chiude a quota 4 gol un torneo di cui è stato indiscusso protagonista.
Monaco 5: riconfermato a centrocampo, stavolta da mezzala, dopo un avvio balbettante (come del resto il Cardano per intero), gioca una ripresa su buoni livelli, ma l'errore banalissimo che porta al sigillo finale di Ronchi non può non pesare.
Bronzini 5,5
Moschella 5,5
Greco 5,5
Lanzalaco 6
: imbrigliati Greco e Moschella, prova ad accendere le trame offensive del Cardano col suo solito brio, tant'è che il primo gol porta indubbiamente la sua firma. Alla lunga però finisce per farsi un po' condizionare dal nervosismo.

(Subentrati: Pitalieri 6)

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